F.I.A.Me.F.
Federazione Italiana delle Associazioni di Mediatori Familiari

Associazioni professionali, senza scopo di lucro, fondate da più di venticinque anni

AIMeF

La Federazione F.I.A.Me.F.

La Federazione Italiana delle Associazioni di Mediatori Familiari (F.I.A.Me.F.), si è costituita in data 28 novembre 2016 e ha come Soci Fondatori l’Associazione Italiana di Mediatori Familiari (A.I.Me.F.), l’Associazione Internazionale Mediatori Sistemici (A.I.M.S.) e la Società Italiana di Mediatori Familiari (S.I.Me.F.): Associazioni professionali, senza scopo di lucro, fondate da più di venticinque anni, che riuniscono oltre 2.000 Mediatori Familiari professionisti con una specifica formazione. Dal gennaio 2023 l’Associazione MEDEFItalia – Mediatori della Famiglia – Italia – Associazione italiana di professionisti della mediazione familiare è Socio Ordinario. Dal 13 aprile 2023 la F.I.A.Me.F. è iscritta nell’Elenco delle Forme aggregative delle associazioni professionali , tenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy – III Sezione- ai sensi della legge 4/2013.

Le associazioni professionali di Mediatori Familiari appartenenti alla Federazione Italiana delle Associazioni di Mediatori Familiari (F.I.A.Me.F.) rappresentano in modo volontario e non esclusivo coloro che esercitano le professioni non organizzate, così come definite all’art. 2 della Legge L. n. 4/2013.

La F.I.A.Me.F. ha, tra i suoi compiti statutari, la promozione di attività di studio volte a formulare proposte legislative nel campo della Mediazione Familiare e l’interlocuzione con il mondo politico al fine di apportare le competenze scientifiche, teoriche e di pratica della Mediazione Familiare.

La F.I.A.Me.F. riunisce e dunque rappresenta, Mediatori Familiari professionisti di diversa provenienza professionale e formazione di base, adeguatamente formati e tenuti al rispetto di un codice deontologico secondo la normativa vigente, in un continuo e rigoroso processo di aggiornamento professionale, così come richiesto dalle Associazioni che, da questo punto di vista, svolgono una funzione analoga a quella ordinistica.

Tra le varie attività svolte, la F.I.A.Me.F è intervenuta, quale referente tecnico, nella complessa attività di manutenzione dell’Atlante Nazionale del Lavoro e delle Qualificazioni, contribuendo alla descrizione dell’Attività di Mediazione Familiare, oggi punto di riferimento per la professione e la formazione.

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Mediazione Familiare

La mediazione familiare è uno dei metodi di soluzione delle controversie alternativo all’iter giudiziale. Ha, tra i suoi principi e obiettivi, la natura compositiva del conflitto e la riorganizzazione delle relazioni familiari, sia dal punto di vista relazionale, sia economico-patrimoniale, nella fase di pre o post separazione, divorzio o cessazione di un rapporto tra adulti, a qualsiasi titolo costituito. È un intervento finalizzato al mantenimento del benessere dei figli, di prevenzione del disagio connesso all’evento separativo e all’esercizio della comune responsabilità genitoriale. La Mediazione Familiare, avendo quale obiettivo primario il mantenimento della comune responsabilità genitoriale, non opera differenziazioni rispetto alle tipologie familiari, ritenendo che tutti i figli abbiano il diritto alla continuità affettiva e relazionale con i propri genitori e ascendenti al fine della stabilità della propria identità personale.

Affinché l’intervento del Mediatore Familiare possa esprimere al massimo le proprie potenzialità e svolgere la funzione sociale evidenziata è necessario che ne vengano garantiti i principi fondanti. Questi si possono dettagliare in:

1. Volontarietà
2. Autonomia dal contesto giudiziario
3. Riservatezza
4. Autodeterminazione dei genitori

L’adesione volontaria al percorso di mediazione familiare è presupposto essenziale a sostegno della ricerca di una soluzione consensuale al conflitto. Una soluzione responsabilmente ed autonomamente ricercata, indipendente dal contesto giudiziario e garantita dal segreto professionale, previsto dal Codice deontologico del Mediatore Familiare di cui alla Norma UNI 11644.

La Mediazione Familiare non è un percorso adatto a tutte le situazioni di conflitto. Dinanzi alla complessità delle relazioni familiari, sono necessari interventi differenziati, adeguati e parametrati sui bisogni evolutivi della coppia genitoriale separata o in separazione. La mediazione familiare, proprio in quanto intervento autodeterminato, nel quale gli accordi sono direttamente negoziati dai genitori e, pertanto, più efficaci e duraturi nel tempo, permette il raggiungimento di soluzioni personalizzate.

Ogni coppia genitoriale costruisce il proprio Piano genitoriale, nel “supremo interesse” di quel minore coinvolto, il proprio figlio.

La legge 4/2013 e il ruolo
delle Associazioni professionali

La legge 4/2013 assegna alle Associazioni professionali di categoria, la funzione di garante della formazione dei mediatori familiari, tramite i propri Istituti/Centri di formazione riconosciuti, o attraverso   il riconoscimento di percorsi di formazione in Mediazione Familiare.

La qualifica di mediatore familiare può essere conseguita, solo a seguito di un idoneo percorso di formazione post lauream.  Prescinde dalla qualifica professionale di provenienza richiesta al  mediatore  in quanto integra competenze relative a differenti aree disciplinari con lo specifico obiettivo di gestire il conflitto, trasformare le differenze in risorse e accompagnare la trasformazione dei legami familiari.

la Norma Tecnica UNI 11644:2016
e il Codice deontologico

Ai sensi dell’art. 9, comma 1, Legge 4/2013 (Certificazione di conformità a norme tecniche UNI), le associazioni che compongono la F.I.A.Me.F. hanno collaborato alla stesura della Norma Tecnica UNI 11644:2016, entrata a far parte del corpo normativo nazionale il 30 agosto 2016, stabilendo “i requisiti relativi all’attività professionale del Mediatore Familiare in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF – European Qualifications Framework)”.
Tale norma, che rappresenta un importante traguardo di autoregolamentazione volontaria, ha l’obiettivo di definire, in modo adeguato ed univoco, i riferimenti alla figura professionale …

La nostra mission

La Federazione svolge un ruolo di tutela della categoria professionale e dell’intervento di mediazione familiare oltre alla funzione di rappresentanza e politica che la Federazione può svolgere per i singoli mediatori familiari iscritti ad una delle Associazioni federate. Ciascun mediatore familiare si riconosce nella propria Associazione di appartenenza ed ha in essa il suo primo riferimento ed interlocutore, così come – attraverso l’iscrizione ad una Associazione di Mediatori Familiari – non solo gode di tutele e garanzie, ma appartiene ad una comunità professionale.

Tra i motivi che hanno condotto i Presidenti delle Associazioni ora federate a fondare la F.I.A.Me.F. nel 2016 si ritrovano: la condivisione di alcuni principi basilari riferiti alla mediazione familiare, la condivisione della l. 4/2013, dell’iscrizione dell’Associazione nell’Elenco del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) – sez. 2, del riconoscimento della necessità di un coordinamento tra associazioni e tra mediatori familiari.

Coordinamento quale modalità che permette di acquisire maggiore forza, visibilità e che promuove l’appartenenza ad una comunità di mediatori familiari allargata che si può arricchire professionalmente attraverso il dialogo e il confronto.

La formazione del Mediatore Familiare​

Intervenire nell’ambito di un conflitto genitoriale necessita di una formazione specifica. La Norma UNI 11644

Formazione di base e obbligo della formazione permanente

Le Associazioni di Mediatori Familiari, che compongono la F.I.A.Me.F., riconoscono i criteri del Percorso formativo (6.1.2) delineato dalla Norma UNI 11644:2016. La Norma Tecnica UNI 11644:2016 dettaglia la formazione del mediatore familiare in minimo 320 ore suddivise in:

–  Minimo 240 ore di percorso formativo teorico-pratico, il cui 70% di ore deve essere di Mediazione Familiare. Detto percorso deve essere svolto prioritariamente in presenza dell’allievo (almeno 180 ore su 240).

–  Min. 80 ore (successive alle precedenti 240 ore), tra pratica guidata di affiancamento a un Mediatore Familiare esperto (per min. 20 ore), e supervisione didattica e professionale svolta da un mediatore familiare che abbia conseguito una qualifica di formatore e supervisore (min. 60 ore).

Inoltre, disciplina le modalità di valutazione degli apprendimenti attraverso due livelli di esame: il primo al termine del percorso formativo teorico-pratico (3 prove di esame) e il secondo al termine del monte ore di pratica guidata e di supervisione (2 prove).  Inoltre, valorizza un elemento rilevante per qualsiasi professione che necessita di una elevata specializzazione: l’obbligo della formazione permanente, comprensiva di supervisione periodica. Obbligo a cui sono tenuti i Mediatori Familiari che appartengono alle Associazioni che compongono la F.I.A.Me.F. e sancito dall’ articolo 5 (dovere di aggiornamento professionale permanente continuo) e dall’art. 9 (Supervisione) del Codice deontologico.